Questo sito utilizza cookie. Proseguendo la navigazione nel sito si

acconsente al loro impiego in conformità alla nostra Cookie Policy

Contenuto Principale

Note sui progetti di Vita Indipendente e Aiuto Personale

I piani personali di assistenza indiretta destinati alle persone con disabilità grave, in attuazione della legge 162/1998 (Vita Indipendente e Aiuto Personale), hanno permesso in questi anni il conseguimento di risultati impensabili, ma perché possano esprimere tutta la loro positività è necessario che venganoemanate disposizioni regionali tendenti ad uniformare i comportamenti delle aziende ULSS ed a rimuovere gli ostacoli che hanno reso difficile, in alcuni casi impossibile, la loro realizzazione.
La Regione Veneto, dopo avere promosso la sperimentazione dell’assistenza indiretta, averne verificato la positività, e avere posto tra le proprie priorità lo sviluppo di tale modalità di assistenza, dovrebbe ora garantire agli utenti, in gran parte a basso reddito, la concreta possibilità di avvalersene. La gestione indiretta dell’assistenza comporta infatti il rispetto di obblighi contrattuali e di legge a cui l’utente non può sottrarsi. La realizzazione di tali progetti non può prescindere dall’erogazione del relativo finanziamento senza soluzione di continuità, pena il fallimento del progetto stesso e il ritorno, in alcuni casi impossibile, a situazioni preesistenti.
I progetti accolti e da anni in essere non devono più avere la connotazione di progettualità annuale. E’ tempo che entrino a far parte della programmazione permanente (vedi Linee Guida DGR 3279 del 22 ottobre 2004) senza essere rimessi in discussione ogni anno, senza subire ritardi nelle erogazioni o ancor peggio riduzioni, se permangono o tanto più se peggiorano le condizioni di gravità dell’utente. Alcune aziende ULSS, ad esempio la 12 e la 22, hanno affrontato tale questione in via regolamentare, altre hanno invece corrisposto con grande ritardo il finanziamento anche nell’anno 2010.
Per superare tali criticità la Regione Veneto dovrebbe, a nostro avviso, favorire comportamenti uniformi da parte delle Aziende ULSS con la predisposizione di un apposito regolamento che preveda indicazioni vincolanti, in particolare:

  • sulle procedure e sulla tempistica da seguire per le richieste di continuità del servizio da parte degli utenti che già ne usufruiscono. Se il progetto individuale ha già superato con successo la fase di sperimentazione e di verifica del primo anno deve entrare a far parte di una programmazione permanente e continuativa
  • sulle procedure e sulla tempistica da seguire per la presentazione delle nuove domande
  • sulla definizione del conseguente fabbisogno finanziario complessivo
  • sul tetto massimo erogabile: con 1000 € al mese, tetto massimo da sette anni, l’assistenza personale può essere solo di poche ore al giorno, e non tutti i giorni, anche se il costo, a parità di ore, è inferiore a quello dell'assistenza domiciliare. Ci sono molte persone gravemente non autosufficienti, a basso reddito, che vivono sole, o con poca o nulla rete familiare di sostegno, che necessitano di un finanziamento decisamente superiore. Proponiamo di portare la misura del tetto massimo a 1.700,00 € mensili per poter cominciare a parlare di significative misure di sostegno alla domiciliarità.
  • sulle modalità di erogazione dei finanziamenti. Devono essere liquidati senza soluzione di continuità, sulla base di quanto assegnato nell’anno precedente. il conguaglio verrà definito sulla base delle indicazioni previste dal riparto del Fondo regionale per la non autosufficienza e delle risorse impegnate.

Per approfondire l’appropriatezza, l’efficacia e gli indicatori di qualità degli interventi di assistenza autogestita e per individuare le soluzioni che permettano il reale dispiegamento della loro potenzialità proponiamo la costituzione di un tavolo congiunto con gli Assessorati e la Direzione per i Servizi sociali e per la Sanità. Offriamo, per l’esperienza acquisita e la rappresentatività, unitamente al Movimento regionale per la Vita Indipendente, la nostra totale disponibilità.

Elisabetta Gasparini – per Movimento Vita indipendente regione Veneto
Bastianello Gianfranco - per UILDM regione Veneto
Flavio Savoldi - per Movimento Handicap Regione Veneto
Giuseppe Stefanoni - per Comitato Veneto Mielolesi
Marco Vesentini - per AIAS provincia di Verona
Platolino Ivano – presidente FISH Veneto


Venezia 24 gennaio 2011