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appello

Alle persone con disabilità, alle persone anziane non autosufficienti, alle famiglie, alle ssociazioni, alla cooperazione sociale, alle organizzazioni sindacali

AFFERMARE I DIRITTI ? CONTRASTARE I TAGLI AI SERVIZI

La FISH promuove per il prossimo 29 giugno una mobilitazione regionale ed invita tutte le associazioni ad organizzare momenti di protesta e proposta ovunque, a partire dai comuni capoluogo: sit?in, occupazioni simboliche, incontri con i sindaci, conferenze stampa e volantinaggi per informare l’opinione pubblica ed invitare alla partecipazione le persone interessate e le famiglie. Ogni gruppo, ogni comitato, ogni associazione organizzi con la FISH la propria iniziativa. La situazione è grave ed è necessario dimostrare che esistiamo, che siamo titolari di diritti e non solo materia prima per gli operatori del settore. A nessuno deve essere permesso di calpestare i nostri diritti, la nostra dignità.
Protestiamo e denunciamo le tante umiliazioni quotidiane a cui siamo sottoposti. E’ arrivato il momento di reagire, di dire basta, di gridare: “finitela”!
Finitela di parlare di sostegni alle persone disabili e alle famiglie per poi, subito dopo, tagliare i servizi per noi vitali. Finitela di tassare la disabilità! Finitela di nascondervi dietro il paravento della crisi e della mancanza di finanziamenti. Finitela di giocare allo scaricabarile e assumetevi le vostre responsabilità. Tagliate dove è doveroso e fatelo alla svelta.

I diritti alzano la voce !

Ci sono persone con patologie croniche che hanno bisogno di fisioterapia quotidiana, che sono in lista d’attesa da anni, che non hanno servizi riabilitativi o a cui vengono tagliati quelli esistenti. Ci sono giovani disabili a cui viene precluso l’accesso alle attività educative e riabilitative presso i centri diurni, ci sono persone in situazione di gravità a cui i distretti lesinano l’intervento infermieristico. Ci sono persone che vivono in comunità residenziali e non possono permettersi altro che di sopravvivere. Ci sono persone che non ricevono l’assistenza di cui hanno bisogno, studenti senza il servizio di trasporto, studenti senza il sostegno necessario, progetti di vita indipendente o di aiuto personale inadeguati e, tanto per non dimenticarcelo, pensioni da fame e assegni di accompagnamento senza aumenti da vent’anni. La maggior parte di noi non riesce ad entrare nel mercato del lavoro e vive di quel poco che lo Stato gli passa. Cosa volete ancora da noi e dalle nostre famiglie?
Ecco perché protestiamo. Chiediamo ai comuni di far fronte agli obblighi previsti dalla legge e di protestare con noi contro le inadempienze della regione Veneto in materia di disabilità e di non autosufficienza, cioè di diritti umani. Il nostro civile paese non deve più continuare ad ignorarli, crisi o non crisi.


Chiediamo

  • di incrementare il fondo destinato alle politiche sociali dei Comuni e quello per la non autosufficienza
  • una vera politica per la domiciliarità e il rilancio dei programmi di assistenza per la Vita Indipendente e l’Aiuto Personale.
  • di sostenere le persone che vivono in comunità e di incrementare le quote sanitarie
  • di creare sul territorio nuove strutture per la riabilitazione
  • i piani individuali previsti dalla legge, i servizi diurni e residenze modello familiare
  • di potenziare le unità spinali unipolari
  • i trasporti garantiti per gli studenti
  • una nuova regolamentazione dell’assistenza protesica

 

Tel?fax 458010436?3496304936 ? This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.

 

Dal TGR Veneto del 29/06/2012 - edizione delle 19:30 - I Diritti Alzano La Voce

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