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Comunicato 23-03-2012                                                                                                

Un bilancio che colpisce disabili e non autosufficienti

 Il bilancio è stato approvato, ma le persone con disabilità e le persone anziane non autosufficienti non hanno alcun motivo per gioire. La maggioranza che governa la Regione ha raggiunto l’obiettivo non dichiarato, ma perseguito: untaglio netto ai servizi sociali, perché evidentementegli sprechi e le clientele sono e restano intoccabili.

Speravamo nella ragionevolezza e negli impegni solennemente assunti e sottoscritti - all’unanimità - dal Consiglio regionale lo scorso 13 dicembre: “ il sociale - si affermava - non deve subire tagli”, deve anzi mantenere e, se possibile, incrementare le risorse finanziarie destinate alla disabilità e alla non autosufficienza.

Così non è stato. I finanziamenti sono stati ridotti, i servizi verranno tagliati, i costi scaricati sui comuni, sulle persone disabili, sulle famiglie. Il Presidente Zaia, la Lega Nord e il PDL, in quanto maggioranza, sono venuti meno alla parola data, non hanno rispettato gli impegni, hanno disatteso le promesse e tradito la fiducia che in loro era stata riposta.

Lo dico con amarezza e ringrazio al contempo le forze di minoranza che hanno chiesto il rispetto degli impegni e cercato di contrastare i tagli. Ma i tagli ci sono! E mancano invece le risposte attese per la domiciliarità, i centri diurni, la residenzialità.

Alle persone con disabilità, alle famiglie, alla cooperazione sociale, strangolata da convenzioni capestro, chiediamo di unirsi alla FISH e di dare vita ad una grande mobilitazione. Di contrastare subito, in ogni sede, compresa quella giudiziaria, il taglio dei servizi e qualsiasi richiesta di concorso alla spesa.

L’intento esplicito della Regione è infatti quello di scaricare i problemi sui comuni e poi sulle famiglie, sulle quali già grava un peso inaudito.

Nonostante la crisi sia reale e i comuni siano in difficoltà chiediamo ai Sindaci di non cadere nella trappola. Le politiche sociali della Regione e del governo Monti devono essere contrastate dai comuni e non devono essere usate come alibi per far ricadere i costi dei tagli sulle famiglie.

I servizi essenziali devono essere salvaguardati ed incrementati, a qualsiasi costo. Le liste d’attesa per tali servizi sono una lesione del diritto e della dignità delle persone.

Come diceva la mozione votata ed approvata, e subito dimenticata dalla Lega Nord e dal PDL, bisogna “garantire diritti e servizi adeguati alle persone con disabilità e non autosufficienti”.

 

Antonino Russo

Presidente FISH veneto

 

 

Allegati:.         le proposte della FISH veneto formalizzate alla Regione il 23 ottobre 2011

                        la mozione approvata all’unanimità dal Consiglio regionale il 13 dicembre 2011

 

 

 

Verona 23 marzo 2012

 

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