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 da Massimo Vettoretti in facebook

 

Aiutati... Che è meglio!!!! 

 

7 marzo 2014 alle ore 8.59

 

Questo sarà un post piuttosto lungo. Quindi, se avete tempo, rilassatevi e leggete. Se non potete, magari condividete: è una storia che, secondo me, merita di essere conosciuta. Voglio raccontarvi una storia che sta rendendo il Veneto una barzelletta a livello nazionale e, fra poco, anche internazionale. Non che avere come Assessore al Sociale Remo Sernagiotto non fosse già di per sé motivo di ilarità, ma più che altro di esausta compassione in tutto il resto del paese.

 

Ma certe sue folgoranti idee possono essere definite soltanto come incubi che una persona normalmente intelligente avrebbe solo se avesse digerito male: il progetto "Aiutati per la Mobilità". Sgombriamo il campo da ogni equivoco: per quanto vi possa sembrare assurdo, comico, è un progetto vero per il quale sono stati deliberati veri Euro: 197.000, per la precisione. Cos'è? Il progetto comprende quattro componenti: parcheggio per disabili, pannelli solari, segnalatore acustico posto su un palo e un telecomando; ma il quinto componente è il più importante e ineffabile: una overdose di totale ignoranza, condita con un quantitativo non trascurabile di follia.

 

Come funziona? La semplicità del progetto è direttamente proporzionale alla sua intelligenza, inversamente alla sua utilità e a quanto fa ridere. Il disabile motorio che abbia bisogno di aiuto per scendere dall'auto o per fare qualsiasi altra cosa, dovrà semplicemente parcheggiare la macchina su uno dei parcheggi per disabili. Premerà poi un pulsante sul suo telecomando e la colonnina emetterà un segnale acustico a volume abbastanza elevato per potere essere sentito nei dintorni. Il passante, che per sua natura è un essere buono e soccorrevole, interverrà quindi prontamente per aiutare il povero disabile, qualsiasi siano le sue necessità. Basta con bracci robotizzati e tutti gli altri costosi adattamenti per consentire ai disabili di scendere e salire in autonomia dalle loro automobili: abbandoniamo questa fredda, asettica tecnologia per tornare al dato umano, alla responsabilità e alla solidarietà di una comunità che non vede davvero l'ora di essere messa nelle condizioni di aiutare i suoi figli più deboli e meno fortunati!!! Di giorno ma soprattutto di notte, col sole ma meglio ancora con la pioggia e il freddo, d'ora in avanti, il disabile non dovrà più temere: sempre troverà un cavaliere metropolitano pronto a correre in suo soccorso. Chi di voi, infatti, in piena notte o sotto il diluvio universale, non sarebbe pronto ad abbandonare i casi suoi per precipitarsi al richiamo pressante della solidarietà? E, semmai il disabile dovesse cedere all'ingiustificato timore d'essere di disturbo, altro non dovrà fare che attendere fino all'alba o finché non spiova.

 

Sarebbe facile cedere alla tentazione del facile sarcasmo, ma mi piacerebbe davvero che il nostro Serny rispondesse a qualche domanda. Posto che nessun disabile che io conosca ritiene anche soltanto marginalmente utile questo aborto, come diavolo si è potuto concepire un simile obrobio?

Non si rende conto l'Assessore, non si rendono conto gli altri colleghi di Consiglio e di Giunta dell'involontaria (speriamo) cattiveria di questo progetto, del disprezzo per la dignità della Persona che vi sta dietro? Il disabile che, però, prima di tutto è e rimane una persona, dovrebbe essere ridotto allo stato di dipendenza di un neonato. Dovrebbe stare ad aspettare che qualcuno abbia la voglia, il tempo o la possibilità, di prenderlo dalla sua automobile e scaricarlo come un pacco, come una cosa. Dovrebbe sperare che il passante di turno sappia come va spostata una persona tetraplegica o paraplegica, senza causargli danno. Dovrebbe coltivare una totale fiducia nel genere umano e abbandonare il timore di incontrare un individuo malintenzionato che, scaricatolo sull'asfalto, prenda e se ne vada con la sua automobile o lo derubi altrimenti. Il malfattore, infatti, non è che sia fermato da particolari scrupoli morali ed eviti di commettere i suoi crimini a danno di una persona indifesa; anzi, più la vittima è incapace di opporre una vera resistenza, meglio è. Si sprecano le notizie di abusi sessuali ai danni di persone con disabilità cognitive, di maltrattamenti e di furti.

 

Davvero l'assessore ritiene che tutti non vedano l’ora di precipitarsi in aiuto del disabile di turno, di giorno e di notte, con il bello o il cattivo tempo?

Oppure ritiene Sernagiotto che i disabili si debbano e possano muovere solo col bel tempo e dalle 8 alle 20? Cos'ha pensato mentre concepiva quest'insulto a decenni di lavoro che noi disabili abbiamo fatto per promuovere Inserimento, Integrazione e Inclusione? E' stata un'idea del tutto sua? Ma, se anche si può comprendere l'ignoranza di un singolo, comunque inescusabile visto che il singolo in questione è Assessore alle Politiche Sociali, come hanno potuto i suoi colleghi non opporgli un dignitoso rifiuto?

 

Se questo progetto è indicazione dello spirito e dei presupposti della rivoluzione copernicana che Sernagiotto vorrebbe portare avanti nel mondo della disabilità, altro non posso dire che... Viva i conservatori.