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                       Segreteria  0458010436 - 3496304936

 

UNA DELIBERA DI CUI NON SI SENTIVA IL BISOGNO

 

La DGR 1338/2013, presentata dalla Giunta Zaia come la “rivoluzione copernicana” nel campo dell’assistenza domiciliare sta producendo i risultati che purtroppo ci aspettavamo. Basta ascoltare ciò si dice nei distretti e negli uffici sociali delle ULSS, basta andare negli assessorati dei Comuni o parlare con le/gli assistenti sociali, basta soprattutto ascoltare le persone, gli “utenti” e le famiglie per capire l’assurdità di un provvedimento che si è image006prefisso non il riordino dei servizi domiciliari, ma il contenimento della spesa sociale nel prossimo triennio. L’imperativo è ridurre il debito della Sanità regionale anche ricorrendo ad artifizi contabili.

La teatralità della Giunta Zaia, che dai teleschermi annunciava improbabili rivoluzioni appare ora per quella che è: insensatezza e pressapochismo. Lo ripetiamo affinchè non vi siano dubbi di sorta: La Giunta e la maggioranza politica che la sostiene ne portano la responsabilità: Zaia, Coletto e Sernagiotto hanno riportato indietro nel tempo l’orologio del sociale: hanno ridotto le prestazioni, burocratizzato i servizi, complicato l’esistenza delle persone e delle famiglie: certificati, relazioni, dichiarazioni, domande, documenti, ISEE e ri-valutazioni della gravità (UVMD), ripetutamente, ogni anno, anche in presenza di una condizione di disabilità grave e permanente.

Siamo travolti dalle carte e dalle riorganizzazioni dei servizi. Le ICD, impegnative di cura domiciliare, stanno determinando insicurezza, sfiducia, rassegnazione e caos. L’unica certezza è che le persone con disabilità avranno meno servizi e prestazioni di prima e che sulle famiglie graveranno nuovi oneri finanziari.

Nei centri diurni non c’è più posto e si riducono i giorni di frequenza e l’orario giornaliero, l’assistenza domiciliare è al lumicino, i progetti di Vita Indipendente e Aiuto personale sono bloccati e nelle Comunità residenziali non si sta molto bene. Tutte le prestazioni subiscono riduzioni.

Sernagiotto dice che i servizi domiciliari non sono più di sua competenza, che sono passati dal settore sociale a quello sanitario e che per avere chiarimenti bisogna rivolgersi alla Sanità, cioè all’assessore Coletto. Ora sostiene che bisogna aspettare i risultati della riforma. Non vede quanto sta già accadendo.

Questo assessore ha sostituito la politica sociale regionale con il nulla farcito di slogan, parla di inesistenti fattorie agricole, propone progetti inutili e abbatte le barriere architettoniche … con i comunicati stampa. Un chiacchiericcio senza costrutto che ha trasformato l’assessorato ai servizi sociali in un deserto programmatico.

Per carità di patria lasciamo perdere – ma solo per il momento –  il progetto “aiutati” e l’atteggiamento pistolero.

 

COSA CHIEDIAMO?

 

Alla Giunta e al Consiglio regionale chiediamo di sospendere l’attuazione della DGR 1338 del 30 luglio scorso e di convocare un immediato confronto con le parti sociali per introdurre i correttivi necessari. Nessun utente dovrà essere costretto a rinunciare ai servizi e alle prestazioni domiciliari e semiresidenziali di cui sta usufruendo e che gli sono state già riconosciute dalle UVMD.

E’ necessario farlo subito e prevedere nel bilancio 2014 un potenziamento della spesa per i servizi domiciliari, semiresidenziali e residenziali destinati alle persone con disabilità.  

Si taglino gli sprechi, non le prestazioni, si potenzi il fondo indistinto destinato ai comuni, si definiscano una volta per tutte i costi standard dei servizi sociali e socio sanitari e si metta la Cooperazione sociale nella condizione di fornire servizi di qualità senza dover subire il ricatto delle gare d’appalto al massimo ribasso.

Se Zaia non vuole che in Veneto si parli di tagli sia conseguente, accolga la nostra proposta ci convochi senza indugio.  

 

Flavio Savoldi 

Segreteria FISH veneto

 

Veneto: cambiare la politica sociale e sociosanitaria (http://www.superando.it/2013/12/23/veneto-cambiare-la-politica-sociale-e-sociosanitaria).

 

 

per informazioni e per concordare eventuali iniziative: FISH veneto 3496304936 – 0458010436

La petizione va stampata su un unico foglio. Su una facciata il testo con le prime due caselle per le firme, sul retro la facciata con tutte le caselle. Scrivere in stampatello e firmare in modo leggibile. I dati del documento di identità non servono. La raccolta di firme proseguirà per alcuni mesi per ricordare alla Giunta e al Consiglio regionale che chiediamo una svolta a partire dal bilancio di previsione per il 2014.

Le firme raccolte vanno inviate a:  

PADOVA - presso ANFFAS PADOVA – via due palazzi 41 – 35136 PADOVA -  tel. 0498901188

VERONA - presso CENTRO STUDI HANDICAP - stradone Porta Palio 25 - 37122 VERONA -  tel.  0458010436

TREVISO - presso  Ass. Oltre l’indifferenza - via Roma, 305 - 31043 Fontanelle (TV) -  tel. 0422757478

VENEZIA - presso AIPD VENEZIA - Via Dello Squero, 10 - 30172 MESTRE (VE) - tel. 0413969197

BELLUNO - presso Comitato Intesa tra associazioni - Via del Piave 5 - 32100 BELLUNO - tel 0437-554589

VICENZA - presso UILDM VICENZA - via Ridolfi 37 - 36100 Vicenza - tel. 0445.396127

ROVIGO - presso Comitato "per l'Art.32, sanità e sociale" - Palmisano Lucilla via Don Aser Porta 76P - 45100 Rovigo - S. Apollinare

Oppure alle associazioni aderenti a FISH veneto

Vi invitiamo a consegnare entro il 31 dicembre le firme raccolte agli indirizzi sopra e a proseguire con le iniziative e la raccolta.

 

pdf button  D000-FISH-veneto-PETIZIONE-appello-1-12-2013.pdf