VITA INDIPENDENTE: CONTINUANO LE PROTESTE
MOVIMENTO PER LA VITA INDIPENDENTE
PERSONE CON DISABILITA’ GRAVE - REGIONE VENETO
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Notiziario - 11 febbraio 2013
la lettera di Sernagiotto alle aziende ULSS
Pressato da tutte le parti l’assessore Sernagiotto scrive alle aziende ULSS invitandole a dare continuità, per il periodo relativo al primo trimestre 2013, ai progetti di assistenza per la Vita Indipendente, per l’ Aiuto Personale, per la Promozione dell’Autonomia Personale. E dopo? Non si sa !!!
L’assessore sottolinea l’importanza dei progetti personalizzati, e questo fa indubbiamente piacere, visto che i risultati sono evidenti e molto positivi. Il Movimento per la Vita Indipendente lo ha ribadito anche di recente allo stesso Assessore e al dott. Modolo, direttore regionale dei servizi sociali, chiedendo un immediato intervento per salvaguardarne la continuità.
L’assessore però dimentica che - questione extra LEA a parte - non siamo di fronte ad un fatto nuovo, che ogni anno quasi tutte le aziende ULSS del Veneto, salvo qualche lodevole eccezione, il 31 dicembre sospendono i finanziamenti in attesa dell’approvazione del nuovo bilancio e che molte ULSS li erogano in ritardo anche quando il bilancio è approvato, senza tanto preoccuparsi dei diritti e delle necessità delle persone e delle famiglie.
Esageriamo? Chiedetelo alle persone che hanno pubblicamente dichiarato, informando l’assessore Sernagiotto, di essere pronte a ricorrere allo sciopero della fame in caso di sospensione dei finanziamenti.
Le aziende ULSS hanno autonomia finanziaria, ma per quanto riguarda l’assistenza personale non sembrano intenzionate ad usarla, preferiscono ritardare l’erogazione dei finanziamenti, non garantire la loro regolarità, compromettere un servizio essenziale e vitale. Potrebbero anticiparli in attesa del rimborso, ma non lo fanno. Problemi di liquidità, dicono.
Tutto questo Zaia, Coletto e Sernagiotto lo sanno. Abbiamo loro chiesto di risolvere il problema una volta per tutte, di garantire la continuità dei piani personalizzati, di fare in modo che in Veneto la Vita Indipendente diventi un diritto pieno, esigibile, inalienabile. Abbiamo chiesto di non obbligare le persone a presentare la domanda ogni anno, visto che la condizione di gravità diventa ogni anno … più grave.
Le persone che oggi usufruiscono dell’assistenza personalizzata non possono esserne private, E’ CHIARO? Qualcuno dovrà comunque prendersene cura, E’ CHIARO? E costeranno di più, E’ CHIARO? Volete spendere di più o di meno?
E’ tutto incredibilmente chiaro a tutti. E tutti, Regione, Comuni e aziende ULSS osservano senza intervenire. E’ per questo che all’Assessore e alla Giunta chiediamo una risposta seria, non un comunicato stampa, che non dice nulla più di quanto già non si sapesse e che soprattutto non impegna i direttori generali delle aziende ULSS.
Se i finanziamenti dovessero essere sospesi numerose persone con disabilità grave resteranno senza assistenza e i Comuni dovranno per forza farsene carico, a loro spese. Lo capiranno?
Flavio Savoldi - Elisabetta Gasparini
Comunicato stampa N° 191 del 08/02/2013- (AVN) – Venezia, 8 febbraio 2012
“DARE CONTINUITA’ A REALIZZAZIONE PROGETTI VITA INDIPENDENTE E PROMOZIONE AUTONOMIA PERSONALE ANCHE PER PRIMO TRIMESTRE 2013” L’Assessore regionale ai servizi sociali ha scritto ai direttori generali e ai direttori sociali delle Aziende Ullss del Veneto chiedendo di dare continuità alla realizzazione dei progetti individuali di vita indipendente, di aiuto personale e di promozione dell’autonomia personale delle persone con disabilità per il periodo relativo al primo trimestre 2013. Tali progetti infatti, essendo prestazioni extra-LEA (cioè al di fuori di quelle comprese tra i livelli essenziali di assistenza), erano state sospese da uno specifico provvedimento la deliberazione n.154/CR del 24 dicembre 2012 “Assegnazione provvisoria alle Aziende sanitarie delle risorse finanziarie per l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza”. La lettera alle Ulss chiede ai responsabili generali e sociali di rimanere, al proposito, in attesa di ulteriori indicazioni da parte della Giunta regionale “tenuto conto - sottolinea l’Assessore - della richiesta avanzata dalla 5a Commissione del Consiglio regionale, d’intesa con il mio Assessorato e l’Assessore alla Sanità, di sospendere la deliberazione stessa per quegli aspetti specifici in modo da non mettere in difficoltà le persone con disabilità grave e le loro famiglie”. |