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ALLE PERSONE CON DISABILITÀ, ALLE FAMIGLIE, ALLE ASSOCIAZIONI DI TUTELA, ALLA COOPERAZIONE SOCIALE, ALLE ORGANIZZAZIONI SINDACALI DEI LAVORATORI E DEI PENSIONATI

 

La Regione Veneto ha deciso di dare attuazione alla cosiddetta Spending Review chiedendo alle cooperative di tipo A e B di ridurre del 5% i costi dei servizi. E’ una richiesta che avrà pesanti ricadute sulla qualità dei servizi socio sanitari e sull’occupazione - le due cose sono strettamente intrecciate.

Siamo d’accordo con le rappresentanze della cooperazione regionale: si riveda la spesa o per meglio dire la si riqualifichi, ma si escludano da tale manovra almeno i servizi gestiti in accreditamento, non la si applichi ai servizi semiresidenziali, residenziali e domiciliari destinati alle persone con disabilità e non autosufficienti, ai servizi per i minori e a quelli finalizzati all’occupazione di persone svantaggiate.

Allo stesso tempo riteniamo sia giunto il momento dell’assunzione di responsabilità, della Giunta in primo luogo, che agisce improvvisando, ma anche del Consiglio regionale che  sulla revisione della spesa deve esprimesi in modo netto ed impedire il disastro sociale annunciato. E per impedirlo bisogna affrontare urgentemente i problemi che la manifestazione indetta dalla FISH veneto pone all’attenzione delle istituzioni, delle forze politiche e sociali, degli Enti locali e della Regione.  

 

RENDERSI VISIBILI -AFFERMARE I DIRITTI - IMPEDIRE LA RIDUZIONE DEI SERVIZI

“no ai balzelli sulla disabilità”

Manifestazione regionale delle persone con disabilità e famiglie

TREVISO venerdì 5 ottobre 2012 - ore 11.00

corteo da Piazza Vittoria a Piazza dei Signori  

 

L’Assessore regionale ai Servizi Sociali, Remo Sernagiotto, vuole obbligare le persone disabili che frequentano i Centri diurni a versare una retta mensile per il servizio di cui usufruiscono. Dice che non si può fare altro, che c’è la crisi, che il Governo ha ridotto i finanziamenti alle regioni, e che le famiglie devono pagare. Per essere ancora più chiaro aggiunge che le famiglie possono almeno contribuire al costo del vitto e del trasporto.  Il sindaco di Treviso, Giampaolo Gobbo, fa la stessa cosa e chiede alla Regione di modificare la legge 30/2009, istitutiva del “fondo regionale per la non autosufficienza”, che per le prestazioni erogate alle persone disabili presso i Centri diurni non prevede alcuna compartecipazione alla spesa.

Dopo tanto pensare ecco la brillante soluzione: far pagare le persone con disabilità e ridurre i servizi. Quello che non viene detto è che la Regione ha già ridotto i servizi nel 2011, che ha continuato a farlo nel 2012 ed altrettanto farà nel 2013.

Tagliare la spesa sociale infatti è facile: chi convive con la disabilità, chi non è autosufficiente, chi non è grado di rappresentarsi da solo, chi vive in una comunità residenziale non ha né la voce, né la forza di protestare. E per ridurre i servizi basta non fare nuovi Centri e nuove attività diurne, basta ridurre le ore di assistenza domiciliare, basta ridurre i finanziamenti all’assistenza per la vita indipendente, per i servizi di  sollievo, per l’integrazione scolastica ed altro. Potenzierò l’assistenza per la Vita indipendente disse Sernagiotto prima di tagliarla.  

Com’è noto, le persone disabili sono abituate a vivere alla grande, da sole o in famiglia, con 267 euro di pensione e 493 di accompagnamento, oppure in una comunità residenziale e senza un euro. Non è una pacchia essere persone con disabilità?

Manifestiamo per porre fine all’irragionevolezza, cioè a tutto questo. Chiediamo il rispetto delle leggi e delle sentenze. Chiediamo ai Sindaci di non assumere il ruolo di gabellieri, ma  di esercitare una forte pressione sul Governo Monti e sulla Regione affinché vengano ripristinati i finanziamenti per i servizi sociali destinati alle persone con disabilità e alle persone non autosufficienti.

Chiediamo di dotare il “fondo per la non autosufficienza” di nuovi finanziamenti, di potenziare il fondo destinato alle politiche sociali dei comuni e di finirla di chiedere soldi alle famiglie.  L’Assessore non sa quello che dice. Le famiglie contribuiscono alle spese non una, ma due, tre, dieci  volte, ogni giorno, per tutti i giorni dell’anno, per tutta la vita. 

Quella dell’assessore Sernagiotto e del Sindaco di Treviso Giampaolo Gobbo è un’azione illogica, priva di serie argomentazioni sotto il profilo giuridico, politico ed anche economico, visto che non riuscirà a conseguire il risultato che si propone. Le famiglie già fortemente penalizzate dalla crisi economica sono in grande maggioranza a reddito basso e in tale situazione la “tassa sull’handicap” sarebbe ininfluente rispetto ai costi della programmazione sociale, ma insostenibile per le famiglie. Con la compartecipazione si vuole in realtà ridurre la domanda di accesso ai servizi e ridurre la spesa sociale. 

Chiediamo e pretendiamo rispetto. I diritti umani e costituzionali devono essere tradotti in servizi garantiti ed esigibili, in quanto essenziali e vitali. I costi per la realizzazione di una qualificata rete di protezione sanitaria e sociale per i cittadini del Veneto vanno posti a carico della società tutta  e non delle sole persone costrette a ricorrere ai servizi. Ai diritti umani devono inchinarsi anche i bilanci di previsione delle Regione e dei Comuni. E’ questa la via maestra e solidale.

I TAGLI ALLA SPESA RISCHIANO COME SEMPRE DI DIVENTARE TAGLI AI SERVIZI ESSENZIALI. LA RIDUZIONE DEI SERVIZI E’ GIA’ IN ATTO E LA SITUAZIONE  È PREOCCUPANTE. DOBBIAMO FARE OGNI SFORZO PER RENDERE VISIBILI LE NOSTRE PERSONE, LA NOSTRA PROTESTA, LE NOSTRE PROPOSTE.

 

PER INFORMAZIONI e ADESIONI: Segreteria FISH veneto0458010436 - 3496304936

TREVISO: Antonio Menna 3393858824 - Mara Maccari 3473415342

CASTELFRANCO VENETO: Adriana Santovito 3395422621

SAN DONA’: Roberta Vignotto 3393101429

BELLUNO: Ivano Platolino 3481303124

PADOVA: sede regionale ANFFAS 0498901188

MESTRE: Flaviano Gallo  3472121207 - Leda Cossu 3406222641

VERONA: Cauchioli Massimo 3407548695

VICENZA: Riccardo Cagnes 3298577823 -  Antonella Zarantonello 3480406820

MALO: Bressan Angelina 3355209081

 
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     FISH VENETO – Federazione per il Superamento dell’Handicap  -